venerdì 4 luglio 2008

100 anni di Mistero. 100 anni di Tunguska.



Anche se con qualche giorno di ritardo, voglio parlare di quello che è uno dei fenomeni più interessanti mai avvenuti sul nostro Pianeta. Sono le 7,14 am del 28 Giugno 1908, quando sull'altopiano siberiano è giorno da diverso tempo; ad un tratto appare un oggetto simile a un disco solare, con una luminosità ancora più accecante del Sole. Riempie il cielo di bagliori intermittenti blu e bianchi e lasciandosi dietro una scia di fuoco e fumo. Poi vira verso il suole e....Boato. L'oggetto è precipitato a Tunguska. Vi do qualche dato sull'impatto: è stata un'esplosione con una potenza di 13.000 kilotoni, pari a 1.000 bombe nucleari di tipo Hiroshima; 60 milioni di alberi abbattuti in un'area di 2.150 chilometri quadrati; il rumore dell'esplosione fu udito a 1.000 chilometri di distanza; alcuni convogli della Ferrovia Transiberiana, a 600 chilometri dal punto di impatto rischiarono quasi di deragliare. Testimoni narrano che quella notte sembrava di stare di giorno anche se il sole era tramontato. Raccontano di uno squarcio dell'atmosfera che permise di vedere lo spazio anziché il cielo. Si sono fatte centinaia di ipotesi, anche fantasiosissime, ma in questa sede voglio solo ricordare quello che accadde quella notte. Tutt'ora, a distanza di 100 non si conosce la natura dell'oggetto caduto, la causa. Adoro il fatto che il tutto non sia stato ancora spiegato, perché i misteri contribuiscono a rendere questo mondo meno monotono.

p.s. Ringrazio UDM per avermi ricordato questo intrigante episodio.

Arriva l'Estate

Come ogni anno, in questo periodo, i mezzi di informazione tolgono spazio a notizie importanti a favore della carovana dei "Vip in Vacanza". Sia su Internet che sulla Carta Stampata ci sono pagine e pagine di indiscrezioni, culi e capezzoli galeotti. L'"Avvista Vip" è l'apoteosi di questo mondo. Sinceramente non riuscivo a capire l'utilità di ricevere un informazione come, ad esempio, "Briatore se la sta spassando alle Maldive con una gnocca da Paura"...Ma dai!? "Melita Toniolo ha la buccia d'arancia"...e sti cazzi!? Poi, ragionandoci un attimo, mi è tornato tutto chiaro. Immagino il fotografo che si apposta a 2 Km di distanza da Sabrina Ferilli, nella sua camicia a fiori, tutto sudato, sotto il sol leone e con un teleobiettivo della misura di Rocco Siffredi...aspetta ore ed ore...magari la Ferilli si alza alle 3 del pomeriggio e lui è appostato dalle 5 di mattina...ma arriva il momento...lei va in barca...si tuffa in mare...e risalendo gli si vede un Capezzolo! Il buon fotografo, dopo 5.000 foto scattate al proprio scroto nell'attesa, ha la sua immagine e, felice come un bambino al quale regalano la sua prima macchinina telecomandata, telefona alla redazione urlando "Ho il capezzolo della Ferilli!!!". Il capezzolo galeotto ovviamente viene messo in bell'evidenza sul giornale o sul sito, più che altro perché dopo la fatica che è costato ottenerlo e i soldi che è costato il fotografo...devono per forza farlo vedere alla gente! E, l'Italiano medio, non disdegna mai la vista di un capezzolo...E, dato che il lavoro va premiato ed incentivato...neanche io da oggi lo disdegnerò più. Sti cazzi delle notizie importanti! Più capezzoli e meno Cronaca!