C'era e non c'è più. Era un folletto di 55 Kg. Era vestito di giallo e portava una bandana. Seduto su una sella con un pirata disegnato. Quando scattava sul Mortirolo o sull'Alpe D'Huez un brivido di eccitazione e felicità mi percorreva la schiena. Riusciva a dare minuti su minuti ai propri avversari percorrendo tornati su tornati senza mai sedersi. Ieri ho provato una strana sensazione allorquando un 24enne, con lo stesso fisico suo e vestito anch'egli di giallo, ha messo le mani basse sul manubrio (come solo Marco faceva) e, mettendosi sui pedali, ha passato a velocità tripla chi gli stava davanti. Mi è sembrato di rivedere il grande Pirata. E' presto per fare paragoni. Marco non c'è più e arrivare a lui sarà dura. Non riuscirà mai a scansarlo dal mio cuore e da quello dei sui milioni di tifosi ma, ieri, per un attimo mi ha fatto riprovare certe sensazioni. Continua a scattare Riccardo perchè forse un giorno (speriamo lontano), anche per te ci sarà uno striscione sul Mortirolo che reciterà: " Riccardo scendi! C'è il Mortirolo!".
lunedì 14 luglio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento